L’ispezione periodica delle scaffalature industriali è una azione di monitoraggio e controllo effettuata da un esperto qualificato, secondo le modalità prescritte principalmente dalla norma europea UNI EN 15635 e dalla norma nazionale UNI 11636, e fa parte delle operazioni di manutenzione programmata che un’azienda dotata di magazzino deve attuare per la sicurezza dei propri dipendenti e dell’ambiente di lavoro.
CHI SVOLGE L’ISPEZIONE
La normativa prevede che l’ispezione sia eseguita da personale esperto e qualificato, con cadenza semestrale o annuale.
AISEM e ANIMA, le principali associazioni di categoria dei costruttori di scaffalature italiani, hanno istituito da qualche anno la figura del Consulente CQ-15635, ovvero la figura di riferimento prevista dalla normativa, e istituito un apposito Albo, al quale si accede per curriculum e superamento di esami, al fine di ammettere solo le figure di più alto profilo.
È buona prassi inoltre che ogni Azienda si doti di una figura di riferimento interna, chiamata dalla normativa PRSES (Persona responsabile della sicurezza delle scaffalature), che sia formata sulle nozioni base delle ispezioni e che possa effettuare dei controlli con frequenza settimanale o mensile, coordinati con l’Ispettore.
COME SI SVOLGE L’ISPEZIONE
L’ispezione viene effettuata da terra con un controllo visivo delle strutture e l’identificazione delle non conformità, che possono essere riconducibili a danni (principalmente da urto con pallet o carrelli elevatori) degli elementi che costituiscono le scaffalature oppure a problemi e difetti di progettazione, che comportano interventi migliorativi e manutenzione.
Oltre al controllo e alla valutazione dei danni dei principali elementi portanti della scaffalatura (quindi spalle e correnti), vengono effettuati a campione rilievi delle tolleranze di montaggio, di verticalità delle strutture e degli spazi di manovra, controllo delle protezioni e degli accessori di piano delle strutture, verifica della presenza e della correttezza delle tabelle di portata, ecc.
Tutte le non conformità riscontrate vengono classificate secondo livelli di danno e di rischio, che possono passare da un livello VERDE (basso livello di rischio, che richiede solo monitoraggio) ad un livello GIALLO o ROSSO, che comportano livelli di rischio maggiore, dove si necessita di un intervento più o meno urgente di sostituzione degli elementi danneggiati o di correzione della non conformità progettuale.
LA DOCUMENTAZIONE
Al termine dell’ispezione, viene rilasciata al cliente una documentazione completa che mostra le evidenze riscontrate, e indica gli interventi manutentivi necessari per sanare le non conformità e indicazioni e consigli su come migliorare il livello di sicurezza del magazzino.
Questa documentazione comprende una relazione scritta, un disegno dettagliato del magazzino con indicazione delle non conformità mediante pallinatura colorata con il livello di danno/rischio riscontrato, documentazione fotografica, elenco puntuale delle non conformità e verbale di fine ispezione.
Con questa documentazione, il cliente può contattare il proprio Fornitore per il riordino dei materiali da sostituire e per sanare le non conformità evidenziate, al fine di ripristinare il proprio magazzino alle migliori condizioni di sicurezza attraverso un intervento manutentivo.