Molto spesso le aziende si affidano al caro vecchio sistema di avvolgimento manuale per proteggere i propri pallet.
Liberi dall’acquisto di una macchina automatica, i titolari percepiscono l’operazione a mano come una lavorazione più semplice e immediata rispetto all’utilizzo di una avvolgitrice meccanica.
Ma sarà altrettanto vero quando la produzione aumenta e l’azienda esporta decine e decine o addirittura centinaia di pallet al giorno?
La risposta è piuttosto immediata: certamente no.
Quando le operazioni di protezione dei pallet diventano sempre più frequenti e numerosi nel tempo, il risparmio legato all’uso di una macchina automatica diventa quasi intuitivo, e molti aziende iniziano a interrogarsi sull’esigenza di acquistarne una.
Ed è proprio qui che viene il bello: quando conviene realmente dotarsi di un sistema meccanizzato?
Quando una macchina semiautomatica copre davvero il costo di acquisto?
Purtroppo, non esiste una formula matematica per calcolare con esattezza il momento giusto per effettuare l’investimento.
Tuttavia, è possibile dare uno sguardo ai costi per attivare tanti piccoli “campanelli d’allarme” che ci diranno quando è davvero ora di valutare l’acquisto: gli esempi di seguito vi daranno un’idea più concreta.
Avvolgimento manuale: valutare (bene) tutti i costi
Come dicevamo, l’avvolgimento manuale è spesso considerato il sistema di protezione pallet più economico, sostanzialmente libero da ogni costo.
Ma è proprio così?
Le statistiche parlano chiaro: un confezionamento non efficace costa alle aziende 1€ di danni ogni 1000€ di merce spedita. Poca roba, direte voi, ma estendete questa considerazione ad un’economia di scala e scoprirete che se un’azienda spedisce 25000€ di merce al giorno, il danno annuo ammonterà a 6250€ mentre lo stesso calcolo sui 5 anni presenterà un conto di oltre 30000€.
Ma i costi dell’avvolgimento manuale non finiscono qui.
Se è vero infatti che nessuna macchina sarà mai intelligente e brillante come un professionista specializzato, è altrettanto vero che nelle operazioni meccanizzate i robot sono semplicemente più veloci ed efficienti di un essere umano.
Quando poi sono in grado di combinare più funzioni in uno (come ad esempio Eclectic Spinny di Eff3ti, che può avvolgere un pallet e al tempo stesso pesarlo) il risparmio di tempo nella lavorazione diventa più che tangibile.
E si sa: il tempo è denaro…
Materiali di consumo e manutenzione
Ma le macchine non sono soltanto più veloci: sono anche più efficienti.
Pensate che con il suo prestiro motorizzato una macchina come Eclectic Spinny può permettere di risparmiare almeno il 50% del film di avvolgimento rispetto ad un’operazione manuale o di una macchina arretrata.
Cosa significa tutto questo tradotto in numeri? Semplice: con una media di 30 avvolgimenti al giorno si vedrà un risparmio notevole annuale con un prestiro al 200% (che si traduce in un impiego di un metro di film a bombina per 3 metri reali applicati sul bancale).
E pensate che Ecelctic Spinny può arrivare a valori di pretensionamento prossimi al 400%…
Una critica che spesso viene riservata a macchine così sofisticate sono le spese di riparazione in caso di guasto.
Certo le macchine della industry 4.0 sono strumenti ad alto contenuto tecnologico, ma negli anni sono diventate sempre più robuste e grazie ad una progettazione efficace basta un semplice piano di manutenzione programmata per mettersi al riparo da inconveniente gravi e costosi.
L’automazione che conviene
Come spesso accade nella vita, per la protezione dei pallet vale una regola sempre vera: più economico non significa meno costoso.
Quasi sempre infatti gli strumenti più economici non sono mai i meno costosi a lungo termine, e il costo di un avvolgitore automatico risulta decisamente basso e ammortizzato nel tempo se rapportato ai costi sopra elencati.
Un esempio pratico? Facendo 50 avvolgimenti al giorno per 10 anni, una macchina 4.0 da 11.000 euro verrà a costare soltanto 10 centesimi al giorno.
Conveniente no?